lunedì 23 giugno 2014

il sapore delle candele accese

Una nota, una voce che ti entra in testa, una poltrona in teatro, una foto, una candela ed il mare.
Se ci aggiungete delle autoreggenti e un boa rosso capirete perché sono qui, a scrivere di nuovo. 
In questi mesi mi sono sentita persa, la mia testa é un casino e questo immagino l'avrete un pò capito. Il fatto é che in questo casino io non mi riconoscevo più, persa in un labirinto di inettitudine ed inadeguatezza.
Mi mancavano gli strumenti e non riuscivo a mettere in fila quattro parole che avessero un senso, per me e per voi, che in queste fugaci apparizioni mi avete fatto sentire accolta. Ecco, parto da qui perché ci tengo davvero a condividere quello che oggi mi ha fatto aprire gli occhi e sentire che potevo dare ancora un senso e rendere utile l'unica cosa che mi piace fare, scrivere.

Nella: canzoni e ricordi di prostitute libere e oneste é lo spettacolo di Dignità Autonome Di Prostituzione cui ho avuto la fortuna, e credetemi di fortuna si tratta, di assistere ieri.
Per caso sono capitata su quella spiaggia e il caso, o forse il caos non lo so, mi è sbattuto in faccia.
Donne meravigliose, voci meravigliose mascherate da teatranti di bordello, ma al contempo cosi nude e cosi pure.
Mi hanno riempito d'arte, mi hanno investito di emozioni e mi hanno fatto sentire così al mio posto, così Giusta, lì dove, forse, il posto giusto non c' era per nessuno (e non perchè ero seduta in terra con l'utero alla vostra mercè, ma questa è un'altra storia.)

Prendere l'inadeguatezza e darle un' opportunità.
Dare agli emarginati per eccellenza un posto dove sentirsi al sicuro. 
Lo notate il parallelismo,no?

Mi sono sentita cosi coinvolta, cosi felice di essere esattamente dove dovevo essere che mi sono svegliata questa mattina piena di voglia di condividere con voi tutta questa sinfonia.
Perché é tutta qua la magia dell' arte, la condivisione condita di comunione e coraggio.
Ecco cosa ho imparato ieri, ed ecco il perché della premessa.
Mi auguro di avere il coraggio di sentirmi sempre così colma. Cosi piena e cosi cristallina con la consapevolezza che non c' é niente di più adeguato dell'inadeguatezza.
Sentitevi giusti, come giusto é il paradiso al primo piano in Via del Campo.
Ho ancora nelle narici l'odore di candele accese e dal vento spente, ma ancora accese.
Ha vinto la luce, grazie a Dio vince sempre la luce.


Non sono in contatto con la compagnia, quello che ho è soltanto la pagina facebook dello spettacolo cercata stanotte, incapace di prendere sonno.
Vorrei che li cercaste e gli deste una possibilità se ancora sono per voi, come lo erano per me, sconosciuti.
Godete con loro e di loro, e se per caso li trovate ditegli che m' è rimasto il cuore là, su quella poltrona sul tetto.

Ah, per la cronaca (punto 19, le cose non so cambiate manco pe gnente) me so ricordata che due tre ormoni ce l' ho pure io.








Via del Campo c'è una graziosa 
gli occhi grandi color di foglia 
tutta notte sta sulla soglia 
vende a tutti la stessa rosa. 

Via del Campo c'è una bambina 
con le labbra color rugiada 
gli occhi grigi come la strada 
nascon fiori dove cammina. 

Via del Campo c'è una puttana 
gli occhi grandi color di foglia 
se di amarla ti vien la voglia 
basta prenderla per la mano 

e ti sembra di andar lontano 
lei ti guarda con un sorriso 
non credevi che il paradiso 
fosse solo lì al primo piano. 

Via del Campo ci va un illuso 
a pregarla di maritare 
a vederla salir le scale 
fino a quando il balcone ha chiuso. 

Ama e ridi se amor risponde 
piangi forte se non ti sente 
dai diamanti non nasce niente 
dal letame nascono i fior 
dai diamanti non nasce niente 
dal letame nascono i fior.





Ama e ridi se amor risponde 
piangi forte se non ti sente 
dai diamanti non nasce niente 
dal letame nascono i fior 
dai diamanti non nasce niente 
dal letame nascono i fior.

lunedì 10 febbraio 2014

Di pesi ed epiteti

Io non lo so se avete presente l'infamia di essere quella "sempre presente"
Se le persone pensano di te che sei così affidabile, ecco, ti impongono un ruolo assai gravoso.
E' indubbio che il problema, qui, sia io, perché mi faccio carico molto più del dovuto delle emozioni altrui.
Sono perfetta per i carichi emotivi di persone che, ignorandone il peso effettivo, poggiano senza alcuna cautela sulle mie spalle.
Non ne faccio una colpa a loro, sia chiaro, sono io che mai ho imparato a dire di no. Il fatto è che, sempre io, l' indifferenza non so proprio dove sia di casa e diciamocelo, talvolta è veramente  necessaria.
Non penso che questo mi renda una persona particolarmente buona o migliore rispetto ad altri, penso semplicemente che negli anni mi sono rinchiusa in questa versione di me più congeniale agli altri e talmente tanto impegnativa da non lasciare forze per pensare a me.
Probabilmente mi è stato comodo, non lo nego.
Quello che ad oggi posso dire è che questo tipo di atteggiamento, così permissivo rispetto alla mia emotività,  non ha fatto altro che lanciarmi in continui circoletti viziosi per cui i tuoi problemi non posso risolverli e mi sento una merda, metto da parte me e in miei desideri e mi sento una merda, forse non ti ho aiutato abbastanza e mi sento una merda.
Insomma mi sento sempre una merda, che cosa carina proprio non è.

La gente che sta male ha spesso la capacità di diventare così egoista da non pensare neanche ( n.b. giustificazioni senza pietà) al fatto che forse stamattina ti sei svegliata allegra e non hai proprio cazzi  di leggere il  wathsapp dell'alba su quanto sta vita qua le faccia schifo.
Che poi, onestamente, tutto questo serve a qualcosa? No, anfatti.
Fossi stata almeno utile,avrebbe avuto un senso, ma se sono anni che parliamo sempre delle stesse cose forse forse mi hai smandrappato i coglioni, per dirla con eleganza.
Aiutati che Dio ti aiuta, dice sempre mia madre, e ha ragione, non c'è storia che tenga.

Insomma, per chiudere con demenza un post che voleva essere serio, il mio precetto giornaliero è:
Viviti la vita tua che io sono impegnata a sorridere( calcolando che sono a dieta, impegno raddoppiato)
Ora, sul modo in cui portare avanti questo proposito si accettano consigli che sono ancora a digiuno, appunto.

Ps. per chi se ne è accorto <3 e anche per chi no ,perdonate la latitanza, vi penso sempre sempre.
Pps. non ho solo amiche smandrappone, ma anche meraviglie dell'umanità che mi hanno regalato la cosa più bella bellissima del mondo intero, o come sono contenta come sono contenta.
Signore e signori, ecco a voi :


LA VASCHETTA PER PESCARE MENTRE SI FA LA CACCA!

Gioia e giubilo.
Se qualcuno vuole inviarmi cose stupide non si trattenga che in questa  casa c'è la fiera delle minchiate.

besos



Certo che ti farò del male
Certo che me ne farai.Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa  dell'esistenza.
Farsi primavera  significa accettare il rischio dell'inverso.
Farsi presenza significa accettare il rischio dell'assenza.